Uno scrigno in travertino
Da più generazioni, la mia famiglia di occupa dell’escavazione e della lavorazione del travertino. Mio padre, Glauco Dei, diede un’importante svolta all’attività di famiglia realizzando opere architettoniche in tutto il mondo. A ottant’anni compiuti concepì l’idea di unire il mondo della pietra con quello del vino, decidendo di disegnare e costruire una dimora in travertino per il proprio vino. La struttura s’inserisce armoniosamente nella dolcezza del paesaggio collinare che circonda Montepulciano. Le sfumature naturali del travertino si sposano con i colori dei terreni, creando un bellissimo spettacolo architettonico.
Per accedere alla struttura dobbiamo percorrere una caratteristica rampa circolare, sempre in travertino, che scende nel cuore della terra disegnando una chiocciola. Abbiamo scelto di dare questa forma all’ingresso della cantina per richiamare le preziose conchiglie fossili che, assieme all’arenaria calcarea, rendono così speciale il terreno su cui cresce il nostro vigneto Bossona.
La sala di affinamento somiglia a un tempio del vino: il tetto, sempre in travertino e realizzato a cassettoni secondo il disegno di mio padre, è supportato da importanti colonne. Una struttura moderna e pulita, ma con decisi richiami alla classicità. Le ampie vetrate della zona di imbottigliamento e confezionamento si affacciano a un piazzale che richiama la forma di un anfiteatro: è qui che il connubio tra vino e arte raggiunge la massima espressione. Il mio desiderio è sempre stato quello di far sì che i nostri ospiti vivano un’esperienza emozionale profonda, in una full immersion nel territorio.
Il tesoro: il Vino Nobile di Montepulciano
Cantine Dei è il mio scrigno in travertino: il tesoro più caro al suo interno è il Vino Nobile di Montepulciano, che nel luglio del 1980 ha guadagnato, per primo in Italia, la denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG). Oggi è riconosciuto tra i vini più prestigiosi nel nostro Paese e nel mondo.
Secondo la filosofia di mio nonno, di mio padre e ora mia, il vino è un patrimonio che, come il territorio, deve essere tutelato. Conoscere la storia e comprendere la cultura che stanno dietro alla produzione di una bottiglia di Vino Nobile di Montepulciano, con caratteristiche uniche, è un modo per celebrare e apprezzare non solo ogni sorso del vino stesso, ma tutta la regione di Montepulciano. La mia missione, con Cantine Dei, è quella di proteggere e promuovere il Vino Nobile di Montepulciano e il suo territorio, nel rispetto totale per l’ambiente. Ecco perché sarò felice di accoglierti in cantina, di raccontarti la storia di queste terre, di celebrare assieme a te i suoi preziosi doni.
I vigneti di Cantine Dei
Il generoso territorio di Montepulciano ospita le cinque unità produttive di Cantine Dei: Martiena, Bossona, La Ciarliana, La Piaggia e Cervognano. Tutte le cinque zone beneficiano di una giusta esposizione e delle condizioni pedoclimatiche che rendono unica la zona del Vino Nobile di Montepulciano. Presentano però caratteristiche diverse: la zona di Martiena (350 m s.l.m.) è caratterizzata da un terreno di medio impasto sabbioso-argilloso. Vigna La Piaggia (350 m s.l.m.), dedicata alla punta di diamante dell’azienda ossia il Vino Nobile Madonna della Querce, ha un suolo di origine pliocenica che risale a 1,8 – 6,8 milioni di anni fa, franco-argilloso, con una piccola presenza di scheletro. Vigna Bossona (400 m s.l.m.), da cui produciamo il cru Riserva Bossona, è caratterizzata da un sottosuolo ricco di scheletro e fossili di origine pliocenica, franco-argilloso, con la giusta presenza di sabbia fine (tufo). I vigneti de La Ciarliana (300 m s.l.m.) e Cervognano (250 m s.l.m.), infine, sono ricchi di argilla e calcare.
La zonazione
Si chiama così il nostro metodo di suddivisione delle vigne. All’interno di una stessa area di produzione, le condizioni pedoclimatiche possono variare di molto anche a pochi metri di distanza, e influenzano fortemente il carattere del vino. La zonazione è quindi il porzionamento del terreno in sottozone che presentino caratteristiche omogenee, come ad esempio la stessa composizione del terreno e la stessa capacità produttiva del vitigno. Siamo quindi riusciti a definire una diversa sottozona per ciascuno dei nostri vigneti, che quindi curiamo secondo le sue specifiche necessità. Il grande vantaggio è da un lato il forte legame tra il terroir e il vino, che può essere identificato come proveniente da uno specifico vigneto, dall’altro l’instaurarsi di una profonda sintonia tra il nostro lavoro e il territorio stesso.
“Scorri vino in un fiume di schiuma in onore di Bacco, delle muse, della bellezza” (A. S. Pushkin).
A questa preghiera, Il vino Nobile di Montepulciano risponde qui, in Cantine Dei.









Glauco Dei, grande appassionato di architettura, ha voluto trasformare la cantina in un vero e proprio capolavoro architettonico, capace di dialogare con la natura circostante. Ogni linea, ogni proporzione, è stata pensata per fondersi con l’armonia del paesaggio, così che la cantina non fosse soltanto un luogo di lavoro, ma un’opera d’arte che vive in perfetta sintonia con le colline di Montepulciano.
Di seguito una piccola galleria fotografica in cui si mostrano i lavori di rifacimento della cantina:






