Parlo dei vini come fossero miei figli

Avevo 28 anni quando mio padre Glauco mi chiede di occuparmi del vignoto mentre io, che mi ero appena laureata in Lettere a indirizzo Spettacolo, sognavo la musica e il teatro. Invece, dopo la prima vendemmia, la vigna diventa la mia vita. E papà, che faceva la spola tra l’azienda e le nostre cave di travertino, mi dice: <<Bene, ora arrangiati>>. Ho imparato partendo dal basso eravamo solo io e il fattore.

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